Tornano i sognatori, tornano i creatori di mondi e tutte le community di appassionati di fumetto, gioco, serie tv, arte e narrativa del fantastico, tornano gli ospiti, gli editori e i partner che sanno costruire dalla virtualità e dalla creatività, la più bella, imponente, pacifica e accogliente realtà dell’Occidente. Torna Lucca Comics & Games.
Nella meravigliosa cornice storico artistica della città di Lucca, per cinque giorni i più importanti editori di fumetto e di gioco da tavolo insieme alle grandi firme videoludiche e cinematografiche proporranno le ultime uscite in libreria o nei negozi e le grandi anteprime sul piccolo o grande schermo, al maggior numero di visitatori che un evento pop possa radunare: nell’edizione 2018 sono stati ben 250.263 i visitatori da ticketing, e 793.818 le presenze complessive.
Nove anime culturali: più di una convention, più di una fiera, più di un festival. Lucca Comics & Games è stato definito il “salone dei saloni”, “la madre di tutti i festival”, “la Mecca della cultura pop”. A noi piace pensarla come una community sempre aperta alla scoperta, che ama includere tutte le storie personali, nel rispetto del contesto culturale che la ospita, sempre grata al proprio pubblico e ai grandi ospiti (senza mai dimenticare i “piccoli”) per le emozioni che sanno costruire insieme.
Becoming Human, il tema scelto quest’anno – e meravigliosamente rappresentato nel poster firmato da Barbara Baldi – è un tributo a questa e a tutte le commistioni, che danno ricchezza e ci aprono al futuro. Tra virtuale e reale, digitale e analogico, sonno e veglia, carne e metallo, silicio e carbonio, tutti gli incontri sono possibili a Lucca Comics & Games, tutte le storie che vengono raccontate ci fanno scoprire cosa significhi “essere umani”.
Tutto questo succederà a Lucca, dal 30 ottobre al 3 novembre. Sarà il 53esimo anno che si riproduce questa magia. Fu infatti nel 1966 che scattò la scintilla d’amore tra la città di Lucca e il mondo del fumetto, portando il dibattito su una forma artistica popolare dentro una roccaforte della cultura “alta” – quel Teatro del Giglio, il teatro di Giacomo Puccini – onorando la Nona Arte con mostre, incontri con editori e autori da tutto il mondo, da Hugo Pratt a Lee Falk (il papà di Mandrake), a Moebius, premiandoli col primo “Oscar italiano del fumetto”, lo Yellow Kid, per poi diventare, nel corso dei decenni, un modello per altre manifestazioni e un appuntamento imprescindibile nel panorama fumettistico internazionale.
Sarà quindi l’occasione per ricordare Rinaldo Traini, editore e uomo di cultura, apripista di tutti i festival dedicati ai Comics, recentemente scomparso, colui che seppe accreditare come fenomeno culturale un genere fino allora popolare. Un’operazione per molti versi simile a quella che intraprese il grande Paolo Grassi, di cui ricorre proprio il 30 ottobre 2019 il centenario dalla nascita, che portò il teatro ad un nuovo pubblico, più ampio e variegato rispetto alle tradizionali élite. Il teatro una traiettoria che il festival ha intrapreso perché è tramite la collisione tra linguaggi che Lucca produce nuova cultura come con Voci di Mezzo e con il Graphic Novel Theater. Una direzione consapevole dichiarata sin a partire dal manifesto 2019 perché, per dirla alla Paolo Grassi, “Il Teatro è Il luogo dove una comunità liberamente riunita si rivela a se stessa, il luogo dove una comunità ascolta una parola da accettare o da respingere”. E a Lucca la nostra comunità pretende di ascoltare e chiede di vivere.