Dopo le foto di Vanity Fair, Prime Video ha condiviso le prime informazioni ufficiali sul personaggio di Tom Bombadil, che verrà interpretato da Rory Kinnear nella seconda stagione de Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere, dal 29 agosto 2024 in streaming su Prime Video.
Questo annuncio arriva dopo molte speculazioni online, dato che il misterioso e gioviale Tom Bombadil è amato dai fan di Tolkien da decenni. Visto il suo ruolo in molti momenti chiave della storia, l’assenza del personaggio da altre trasposizioni sullo schermo della Terra di Mezzo è stata spesso oggetto di forti discussioni. La notizia è stata rivelata con nuovissime immagini della serie in un’intervista a Vanity Fair pubblicata online il 29 maggio.
Gli showrunner della serie, J. D. Payne e Patrick McKay, sono emozionati all’idea di introdurre questo nuovo elemento nella storia ed entusiasti che sia il talentuoso Kinnear a dar vita questo personaggio iconico. “È un personaggio stravagante e magico, che rasenta quasi la stramberia. Ma possiede anche una saggezza antica di secoli, la musica delle sfere, le profonde sorgenti emotive della storia antica e del mito, e la sua concezione e funzione sono legate ai miti norreni e hanno radici profonde nelle fiabe europee” ha dichiarato McKay. “Quindi, stranamente, è la cosa più da Signore degli Anelli nel Signore degli Anelli” ha aggiunto Payne, “Tom è una sorta di elemento curioso all’interno di questa struttura, perché quando tutto si fa più cupo, Tom Bombadil canta e declama versi che potrebbero essere presi dalle filastrocche per bambini. Quindi, in un certo senso, si oppone al cambiamento di tono del resto della stagione ed è un vero e proprio punto di luce in mezzo a quello che altrimenti è un mare di oscurità”.
Kinnear ha accolto con entusiasmo l’opportunità indossare i famosi stivali gialli, affermando che, la descrizione di Tom Bombadil è certamente ben nota ai lettori dei libri, ma questo ruolo gli offre opportunità di ritrarre la voce e i modi di fare dell’enigmatico essere per la prima volta in una trasposizione per lo schermo dell’opera di Tolkien. “C’è questo senso di enorme esperienza, di enorme apertura, di enorme empatia e, per il fatto di averne passate così tante, lui [Bombadil] sa che sono le piccole cose ad essere importanti. E in effetti, ho sentito questo aspetto come qualcosa di molto familiare, qualcosa di molto accessibile, nel momento in cui ho dovuto comprendere chi fosse”.